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Arredamento Shabby chic: tutti i segreti

Lo Shabby Style nasce in Inghilterra, e significa “stile usurato”. Ma non fatevi ingannare dal termine, non è affatto dispregiativo. Si tratta della usura che piace, quella che definisce un mobile vintage, artigianale, grezzo … e per questo originale e bellissimo. Adottato dagli Stati Uniti, lo Shabby è poi arrivato nel nostro Paese a fine anni Novanta ma solo adesso sta conquistando un po’ tutti.

La moda lo celebra definendolo addirittura “shabby chic” perché è davvero di classe sfoggiare mobili presi al mercatino delle pulci, o eredità degli anni Sessanta e Settanta prese da casa dei genitori. Ma attenzione! Shabby non vuol dire squallido. Il mobile vecchio va bene, purché sia stato adeguatamente restaurato senza mascherare comunque la sua età. Ma quali sono i segreti per un perfetto arredamento Shabby?

Vecchio, ma non cadente

Bisogna essere conoscitori dei mobili antichi per arredare per bene in stile Shabby. Questo stile, infatti, deriva da un abile mescolamento di stili vintage preesistenti:  il barocco gustaviano svedese, lo stile country rustico inglese, il rurale provenzale francese, e di recente anche l’aggiunta dello stile floreale di metà Novecento (anni Sessanta e Settanta).

I mobili vecchi, ereditati o acquistati, non devono però essere cadenti o consumati. Devono aver ricevuto i dovuti restauri, pur lasciando intatta la loro antichità. Dunque il legno vecchio sarà stato trattato contro i tarli e ridipinto ma magari non piallato. E mostrerà quindi i segni dell’usura, nonostante nuovi colori e nuova vita. La stoffa degli anni Sessanta sarà stata lavata e smacchiata ma non ricucita (piuttosto coperta con toppe artistiche un po’ hippy).

Gli abbinamenti ideali

Gli abbinamenti tra oggetti diversi vanno bene, purché non si superino certi limiti. Magari accostare la parete attrezzata anni Settanta alla credenza country inglese non è consigliabile, ma arredare il soggiorno con il country e il provenzale è una bella idea. Potete abbinare piastrelle color pastello in basso con carta da parati a stampe in alto per il bagno o la cucina. Non contrasteranno affatto con la vecchia vasca da bagno con i piedini o con le credenze in legno dipinto.

Lo Shabby più ricco, baroccheggiante, si abbina perfettamente con arazzi degli anni Sessanta oppure con lampadari o lumi di cristallo. I soprammobili di ceramica o smaltati si possono abbinare alla versione più recente di Shabby, quello che riprende lo “stile industriale” degli anni Settanta, con mobili e strutture in ferro o in acciaio. Il vintage anni Cinquanta si può associare senza problemi al provenzale e al country inglese.

Decorazioni e profumi

Un segreto che non tutti conoscono, dello stile Shabby, è il profumo! Specie per quanto riguarda i mobili di tipo rustico, che ben si associano a decorazioni floreali, il profumo è un elemento fondamentale. Quando arredate un ambiente con mobili vintage restaurati, l’abbellimento di contorno non deve distrarre dalla bellezza dell’arredamento, quindi deve essere minimal.

In questo caso, candele e fiori (veri o finti, freschi o secchi), sono l’ideale. Con il découpage potete aumentare l’effetto floreale e allo stesso tempo dare un tocco di classe in più ai mobili in legno. Ma tutto questo “fiorire” ispira anche profumo di primavera. Per questo gli aromi ambientali devono sempre essere parte della stanza Shabby. Se disponete dei fiori veri intorno, saranno essi stessi a creare il profumo. In alternativa, scegliete le candele profumate piuttosto che i deodoranti chimici. Potete anche bruciare incensi, purché richiamino sempre il profumo dei fiori, oppure aromi dolci – vaniglia, crema, latte.

Altre decorazioni che si adattano allo Shabby Style sono: volant, fiocchetti, ghirlande di foglie o di rami (anche finti), angioletti, statuine che richiamino uno stile vittoriano, oggettini in vimini oppure – con le dovute proporzioni – in ferro, ad esempio antiche lanterne, portacandele e simili.

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