La scelta delle piastrelle per il nostro bagno è una decisione fondamentale sia da un punto di vista puramente estetico che da quello della loro funzionalità. Infatti dal pavimento per arrivare alle pareti, tutte le superfici che scegliamo potranno avere un impatto molto determinante sulla stanza e che ci daranno la possibilità di donare all’ambiente un proprio tocco di tipo personale. Poter selezionare i rivestimenti richiederà una pianificazione e occorrerà considerare molti aspetti: dalle dimensioni del bagno, ai materiali al budget e molto altro.
Potrà sembrare un’impresa difficile ma con pochi accorgimenti avremo un risultato che sarà sorprendente. Una delle prime cose che dovremo considerare quando sceglieremo i rivestimenti saranno le dimensioni delle piastrelle. Che siano grandi, piccole o a mosaico dovremo valutare le dimensioni del nostro bagno e l’altezza del soffitto. Ad esempio le piastrelle grandi potranno far sembrare un ambiente molto più grande. Dovremo anche decidere fino a che altezza far arrivare le nostre piastrelle: una parete completamente rivestita darà infatti al nostro bagno un aspetto moderno, mentre per un look classico potremo fermarci a tre quarti. Dovrà anche essere un ambiente il più possibile pulito e le piastrelle rendono tutto un po’ più semplice.
Ad esempio quelle in ceramica sono molto più facili da pulire mentre al contrario, quelle in pietra tenderanno a catturare di più lo sporco. Potremo anche aggiungere un tocco di colore o un design particolare, cercando però di mantenerne solo uno, mantenendo gli altri neutri. Altro consiglio molto importante è di limitarci ad un massimo di tre diversi tipi di piastrelle mantenendo un’unica palette di colori per evitare degli effetti che siano disarmonici o pesanti.
Tipologie di Piastrelle per il bagno
Le nuove piastrelle disegnano superfici di ogni tipo e per tutti i desideri. La ceramica con cui sono realizzate, amica dell’ambiente, vanta caratteristiche che ne fanno ‘la’ finitura eclettica e funzionale per eccellenza, e sfoggia gli abiti più belli per rendere le nostre abitazioni “tailor made”, il più possibile uniche e personali. Designer di tutto il mondo, sempre più impegnati a fare innovazione e ricerca per le migliori aziende italiane, progettano una varietà praticamente infinita di formati, colori ed effetti decorativi per tutti gli ambienti della casa. Maxi, standard o piccole come tessere-mosaico, le piastrelle in ceramica sono realizzate con materie prime naturali e il loro utilizzo non comporta danni per l’ecosistema e il paesaggio. Non rimane, dunque, che l’imbarazzo della scelta. Materie prime naturali e pigmenti prendono forma declinandosi in un’ampia gamma di formati, colori, finiture e design, per infinite possibilità decorative. Ma oltre ad assolvere una funzione estetica, le superfici ceramiche sono anche il sistema più in uso per ricoprire pavimenti e pareti del bagno.
Prodotti
La ceramica più che un materiale è una famiglia di prodotti che hanno in comune il tipo di materie prime utilizzate per la loro fabbricazione. Innanzitutto l’argilla, quindi sabbia e altre sostanze naturali, che vengono lavorate per assumere la forma desiderata e poi cotte a temperature elevate. Le piastrelle non sono tutte uguali: le differenti tipologie dipendono dal genere di impasto, dal tipo di lavorazione e dal metodo di cottura. Caratteristiche che, a loro volta, ne determinano le proprietà tecniche, quali l’assorbimento dell’acqua, la resistenza all’usura e la durezza.
Si distinguono innanzitutto per il tipo di supporto (o struttura): può essere compatto, quasi come un vetro, oppure più o meno poroso. A seconda delle materie prime utilizzate, il supporto può essere chiaro (si parla di piastrelle “a pasta bianca”) o colorato (“a pasta rossa”), con sfumature che vanno dal giallo al rosso bruno, dovuto all’utilizzo di argille contenenti ossidi di ferro. Ciò non incide però sulla qualità né sulle prestazioni tecniche. La superficie della mattonella può essere smaltata o non smaltata, cioè ricoperta o meno da uno strato di vetro colorato, che ne determina sia le caratteristiche estetiche (colore, brillantezza, decori, sfumature) sia quelle tecniche (durezza, impermeabilità). Le piastrelle non smaltate sono invece uniformi in tutto lo spessore, senza discontinuità. Le piastrelle vengono commercializzate con specifiche denominazioni che tengono conto in parte di questi aspetti e in parte della tecnologia di fabbricazione.
Il termine monocottura contraddistingue prodotti fabbricati tramite la cottura temporanea di supporto e smalto. In base al dosaggio delle materie prime, si ottengono materiali greificati, a basso assorbimento d’acqua oppure più porosi (monoporosa). Possono essere a pasta bianca o rossa. La bicottura prevede una prima cottura del solo supporto e una seconda dopo aver aggiunto lo smalto. A pasta bianca o rossa, è un prodotto brillante ma delicato, adatto soprattutto per le pareti. Il gres porcellanato è ottenuto da una miscela di materie prime selezionate cotte a 1.100-1.300 °C. È del tutto greificato, quindi estremamente compatto e resistente. Può essere smaltato; quello detto “a tutta massa” o “colorato in massa”, è identico in tutto il suo spessore.
Cosa dobbiamo considerare nell’acquisto di Piastrelle per il bagno
Per ogni prodotto occorre considerare alcuni parametri tecnici, accertandosi della destinazione d’uso. In bagno e in cucina, per esempio, scegliere piastrelle resistenti alle macchie e non assorbenti; per un terrazzo al Nord sarà necessario un prodotto ingelivo (monocottura, gres porcellanato). Caratteristiche più importanti da valutare, soprattutto per i pavimenti: Assorbimento d’acqua – Indicato in percentuale, più il valore è alto più la piastrella è porosa, perciò controindicata per bagno, cucina e spazi esterni. Caratteristiche meccaniche – Rappresenta la resistenza ai carichi cui la piastrella viene sottoposta (per esempio il peso dei mobili su un pavimento), senza rompersi. Resistenza all’usura – In base a questo requisito, esiste una suddivisione delle piastrelle smaltate in classi da O a 5: al numero più alto corrisponde quella più resistente. Durezza – Cioè la resistenza a graffi e incisioni, misurata in una scala da 1 (poco resistente) a 10 (resistenza massima).
Cementine, una nuova variante
La stampa digitale è utilizzata anche per realizzare piastrelle ispirate alla tradizione. In origine a base di cemento, polveri di marmo e pigmenti, vengono ora proposte anche in gres porcellanato – che per sua natura ha una superficie rugosa e materica – riproducendone i motivi, un effetto invecchiato. Moderno, invece, lo schema di posa, apparentemente casuale, che ricorda di più quello di un patchwork. L’utilizzo non è più solo a pavimento, ma anche a parete.