Ceramiche
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Porcellana di Limoges, la storia di una meraviglia francese

Se vi è capitato di sentir parlare delle meravigliose porcellane di Limoges e avete interesse nell’acquistare qualche pezzo particolare, è giusto conoscere un po’ tutta la storia di porcellane che non hanno eguali in quanto ad eleganza e raffinatezza in tutto il mondo. Prima di tutto, quando si parla della porcellana di Limoges, si fa riferimento a un tipo di porcellana a pasta dura, la cui produzione è stata avviata addirittura nella seconda parte del 1700. Correva l’anno 1971, quando furono numerose le fabbriche presso la città francese di Limoges a cominciare ad occuparsi della produzione di questa interessante e bellissima tipologia di porcellana.

Riconoscere la porcellana di Limoges

È una domanda che si sono posti in tanti: come si può riconoscere una porcellana autentica realizzata proprio a Limoges? La risposta arriva da una decisione che è stata presa nel lontano 1962 da parte del tribunale di commercio di Limoges. In quella sede, infatti, venne stabilita la denominazione “Limoges”, che può essere utilizzata solo ed esclusivamente in merito alla porcellana che è oggetto di fabbricazione e di decorazione presso gli stabilimenti siti a Limoges. Al giorno d’oggi, praticamente l’intera produzione di porcellana all’interno della Haute-Vienne presenta un marchio distintivo, di colore verde cromo che, insieme alle iniziali del fabbricante, consentono proprio di identificare questo particolare tipo di porcellana.

La storia: tutto parte da Limoges

Questa tranquilla città della Francia può vantare una tradizione particolarmente interessante in merito alle arti decorative. Infatti, durante il Medioevo si poté considerare come una delle capitali europee in termini di lavorazione e produzione di smalti. Nel 1700, però, le cose cambiarono in meglio per Limoges, diventando prima di tutto una città dove si produceva in buone quantità la ceramica comune, a partire nello specifico dal 1730.

Il settore venne completamente rivoluzionato dalla notizia che si diffuse nel corso del 1767, quando vicino a Limoges venne scoperto un giacimento di caolino. Si tratta di uno dei tre materiali, insieme al quarzo e al feldspato, che sono usati per la realizzazione della porcellana di Limoges. Il caolino, scendendo un po’ più nello specifico, è quell’elemento che permette di donare le tipiche proprietà plastiche, ma anche un elegantissimo e raffinato colore bianco. La grande cura che viene messa in ogni fase del processo di lavorazione e di produzione ha permesso a Limoges di diventare famosa in tutto il mondo per delle porcellane splendide. Tra le altre porcellane francesi particolarmente apprezzate e richieste troviamo anche quelle di Sèvres e di Chantilly.

L’Ottocento e il periodo di grande attività manifatturiera

Non c’è dubbio che il periodo d’oro per quanto riguarda questo settore fu l’Ottocento. In quel secolo, infatti, il numero di fabbriche dedite alla produzione di porcellana cominciò ad aumentare sempre di più e in tutta la campagna ne sorsero diverse, con l’intento di non dover ottemperare al pagamento del dazio praticato sulla legna necessaria da ardere.

A quel tempo, il settore della porcellana garantiva un impiego a buona parte della popolazione che si trovava all’interno del dipartimento della Haute-Vienne. A dispetto di quello che si potrebbe pensare, non si trattava unicamente degli operai che lavorava all’interno delle diverse fabbriche di porcellana, ma anche di tutti quei boscaioli il cui compito era quello di procurare il maggior quantitativo possibile di legna da ardere, scendendo lungo i fiumi. Per non parlare anche del lavoro garantito a tutti quei minatori che operavano all’interno delle cave da cui si estraeva il caolino. Da non dimenticare come da quest’ultima attività ne beneficiava non solo la produzione di porcellana di Limoges, ma anche l’intera industria locale. Infatti, il caolino era oggetto di particolari esportazioni presso altre manifatture, come ad esempio quella di Dresda, in Germania, piuttosto che quella di Copenaghen, in Danimarca, o di Londra, ma anche Zurigo, San Pietroburgo e Nyon, giusto per citarne alcune. Tra gli imprenditori che investirono maggiormente in questo tipo di progetti troviamo senz’altro anche l’americano Haviland, che riuscì ad avere un enorme successo a Parigi, grazie a un’eleganza innata della porcellana prodotta all’interno della sua fabbrica.

Il mercato della porcellana di Limoges al giorno d’oggi

Oggigiorno, le cose sono leggermente cambiate, anche se in realtà la cittadina francese è ancora la numero uno in tutto il mondo quando si parla di produrre la porcellana. In sostanza, quella posizione di preminenza in questo settore raggiunta in quell’epoca è stata mantenuta ancora oggi. Ancora oggi, infatti, nell’Alta Vienna si possono trovare tante fabbriche, più di una dozzina, tra cui le più importanti sono quelle di Bernardaud, Raynaud e Haviland & Co.

Come dicevamo in precedenza, è merito di una decisione resa dal tribunale del commercio di Limoges, quando correva l’anno 1962, a sentenziare come la denominazione di Limoges può essere usata solo per definire quel particolare tipo di porcellana che è stata non solo fabbricata, ma anche oggetto di decorazione proprio nella cittadina francese. Al giorno d’oggi, va ribadito, l’intera produzione di porcellana che rientra in questi confini territoriali, presenta il marchio verde cromo denominato “Limoges France”, che viene utilizzato in associazione con le iniziali, piuttosto che con il simbolo, legate a ogni singolo fabbricante.

Pochi anni fa, nel 2017, ecco che l’INPI, ovvero l’Istituto Nazionale Industriale Francese, ha provveduto ad assegnare alle porcellane di Limoges l’indicazione geografica. Un altro riconoscimento della bellezza e dell’unicità di queste meravigliose porcellane.

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